Le fasi lunari e i periodi di semina

La posizione della luna scandisce il calendario dei mesi e da sempre viene guardata per decidere il periodo in cui svolgere vari lavori agricoli.

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Tradizionalmente si ritiene che le fasi lunari influiscano sulle maree, sul tempo atmosferico e sulla crescita dei capelli, allo stesso modo il sapere contadino assegna al satellite anche un influsso rispetto alla crescita delle piante, che in particolare viene collegato al periodo di semina, secondo questi principi:

  • Alla luna crescente viene attribuita una spinta ascendente verso la linfa presente nella pianta, che favorisce la parte aerea (ovvero incentiva la produzione di foglie, fiori e frutti).
  • Alla luna calante, viceversa, si attribuisce un influsso favorevole per la parte sotterranea della pianta, per cui l’apparato radicale ed eventuali bulbi o tuberi.
  • Le piante da frutto, come pomodori, zucchine e peperoni, sarebbero quindi da seminare in luna crescente, per sfruttare l’effetto stimolante sulla produzione di fiori.
  • I legumi, di cui si raccolgono i semi, sono da considerarsi al pari delle piante da frutto e vanno seminati dunque con luna crescente.
  • Le piante da radice, come carote e rapanelli, sono da seminare in fase calante, sfruttando la spinta alla parte sotterranea.
  • Anche bulbi e tuberi, quali aglio, cipolla, topinambur, patata, sono da seminare in luna calante.
  • Le verdure da foglia, come spinaci e insalate, vanno seminate in fase calante, perché sono piante in cui è da evitare la montata a seme anticipata. Quindi non è bene stimolare la parte vegetativa a fiorire.
  • Le carote sarebbero da piantare in luna calante, in quanto ortaggio da radice, ma alcuni ritengono sia meglio la luna crescente, per stimolare la nascita dei suoi semi, che sono molto lenti a germinare. In questo caso ci sono due punti di vista opposti.
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La luna influenza realmente le piante?

L’influenza della luna sulle piante e sul loro periodo di semina non ha alcuna spiegazione scientifica e le regole contadine tradizionali non sono mai state comprovate da evidenze sperimentali.

Tuttavia sono ancora oggi moltissimi i coltivatori che seguono le fasi lunari per decidere i momenti di semina, trapianto, potatura e raccolto. L’uso del calendario lunare è diffuso tanto tra i coltivatori hobbisti quanto tra gli agricoltori di professione.

Non esiste quindi risposta certa che possa dire se la fase lunare ha influenza sulle piante o meno, anche perché non è possibile fare esperimenti che abbiano un valore scientifico: quando cambia fase lunare cambiano una serie di altri fattori, in particolare condizioni climatiche (temperatura, umidità,...) e fotoperiodo, e questo rende impossibile misurare l’effetto della luna.

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La luna e l’agricoltura biodinamica

L’agricoltura biodinamica, fondata da Rudolf Steiner, è un metodo di coltivazione ecocompatibile che gode oggi di buona diffusione e considerazione. I prodotti biodinamici hanno una certificazione propria (Demeter) e sono richiesti sul mercato da tante persone, anche perché hanno vincoli più rigidi persino rispetto al biologico certificato per quanto riguarda l’uso di sostanze tossiche.

In viticoltura la biodinamica è particolarmente apprezzata per la qualità ottenuta nel vino.

Per questa pratica agricola la luna esercita un influsso importante, ma non ci si limita a considerare le sue fasi (crescente e calante): si tiene conto dell’influsso delle costellazioni. Per decidere in quale periodo svolgere i lavori agricoli in biodinamica è necessario un apposito calendario, come quello di Maria Thun che riporta giorni e addirittura fasce orarie indicate per le semine dei vari ortaggi.

Questo articolo è stato creato da ortodacoltivare.it per Allarme-Meteo.

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